Come imparano i bambini
I bambini non imparano l’inglese con la grammatica, liste di vocaboli e schede da compilare!
I bambini apprendono con il gioco. Con il gioco il bambino esplora, sperimenta, si allena alla vita sociale, immagazzina i sentimenti utili per rinforzare la sua autostima, esprime tutte le sue potenzialità. Insomma apprende, impara ad essere un uomo, una persona del mondo.
E in questo suo modo unico e speciale di imparare c’è anche il linguaggio.
Cosa dicono gli scienziati
Se il gioco ha tutti questi benefici pensa a quali enormi vantaggi può portare anche nell’apprendimento dell’inglese! Per noi di Gioca Con Noi In Inglese il gioco è essenziale Non lo diciamo solo noi ma numerosi studi lo hanno dimostrato.
“Gli scienziati hanno recentemente determinato che servono circa 400 ripetizioni per creare una nuova sinapsi (collegamento) nel cervello – a meno che non sia fatto attraverso il gioco, in tal caso bastano dalle 10 alle 20 ripetizioni” (K. Purvis)
Grazie al gioco il lato sinistro del cervello, dove si trovano la logica e il pensiero analitico che guidano il linguaggio, incontra il lato destro del cervello che invece controlla la creatività e le emozioni tipiche del gioco, succede qualcosa di magico e meraviglioso!
Si creano ponti e unioni (sinapsi) fondamentali per la crescita e lo sviluppo armonioso dei bambini.
Il gioco ha questo potere che a noi piace tantissimo!
Non solo il bambino impara le lingue più VELOCEMENTE ma con il gioco lo fa SENZA FATICA.
Grazie al divertimento il cuore del bambino si apre e la sua mente pensa: “ Devo ricordarmi questo perché mi fa stare bene!” In questo modo la lingua rimane impressa in modo più profondo e duraturo.
Questo vale per i bambini molto piccoli ma anche per quelli più grandicelli che possono avere un blocco di fronte all’inglese.
Cento modi diversi di imparare
“Il bambino ha cento lingue, cento mani, cento pensieri, cento modi di pensare, di giocare e di parlare….cento mondi da scoprire, cento mondi da inventare, cento mondi da sognare.” (Loris Malaguzzi).
Non esiste un solo modo di insegnare l’inglese ma cento modi diversi, perché il bambino è cento modi di pensare!
Gli input per far apprendere una lingua non devono essere univoci ma vari, stimolanti e soprattutto incentrati sul bambino. Canzoni , lavoretti, letture, attività di movimento si devono alternare per dare al bambino maggiori possibilità di esplorazione e ispirazione.
Ci sono bambini che hanno un buon orecchio e che adorano cantare e ripetere all’infinito le canzoni. Per questo ci sono infinite nursery rhymes.
Altri che hanno abilità manuali e una grande fantasia e starebbero le ore a colorare, incollare e ritagliare. Commentare ad alta voce in inglese un lavoretto è utilissimo per far appendere la lingua al bambino.
I bambini che amano leggere e sfogliare i libri hanno spesso abilità visive e mnemoniche, loro creano mondi fantastici partendo dalle storie che leggono. I libri illustrati per bambini in inglese offrono infiniti spunti per imparare vocaboli, frasi e elementi della vita quotidiana.
Non dimentichiamoci dell’importanza del movimento per i bambini: muoversi, saltare e correre sono indispensabili. I bambini che amano muoversi imparano con il movimento e non stando seduti. Una delle tecniche utilizzate per far apprendere l’inglese è il TPR (Total Physical Response) cioè coinvolgere tutto il corpo per esprimere vocaboli ed espressioni.
In sintesi, ogni bambino è unico e speciale. Il nostro compito è quello di osservare e scoprire quali solo i talenti e le potenzialità che dobbiamo far emergere per aiutarlo ad apprendere senza che si accorgano, con il gioco.
Insegniamo l’inglese ai nostri bambini creando fuochi d’artificio nelle loro menti!