Cos’è il bilinguismo? Le 4 domande più frequenti

COS’E’ IL BILINGUISMO? CHI E’ BILINGUE?

Può essere considerato bilingue un bambino che ha una mamma che sa molto bene l’inglese e che gli parla ogni giorno in inglese? Oppure un bambino che frequenta regolarmente corsi extrascolastici con insegnanti madrelingua? Oppure un bambino guarda solo i cartoni animati e legge libri in inglese è bilingue?

Esattamente chi può essere definito bilingue?

Molti sono i dubbi e le false credenze da parte delle mamme quando si parla di questo argomento.

Ci viene in aiuto PEaCH (un progetto che supporta le famiglie europee che crescono bambini bilingue e multilingue di cui Angelique Felix è stata ambasciatrice in Italia). 

‘Un bilingue è qualcuno che usa regolarmente due o più lingue o dialetti, nella sua vita quotidiana’. (François Grosjean, professore di psicolinguistica).

Quello di bilinguismo quindi è un concetto più ampio di quanto si pensi,  riguarda parecchie persone – più della metà della popolazione mondiale, in effetti!  

Crescere in modo bilingue non significa che un bambino parla due lingue in modo perfetto, ma che sa usare le due lingue in modo regolare. 

Questo è un punto importante. Il bilinguismo perfetto non esiste. C’è sempre una lingua che viene parlata meglio dell’altra.

Perché lo stiamo dicendo? Per toglierti un po’ di pressione e aiutarti a iniziare con il giusto stato d’animo. Qualunque sia il livello di padronanza che il tuo bambino dovesse raggiungere in ciascuna delle sue lingue, stai facendo un magnifico lavoro e gli stai dando un regalo inestimabile.

Domande più frequenti sul bilinguismo

Ci piacerebbe rispondere alle domande più frequenti che i genitori ci hanno posto relativamente all’apprendimento bilingue (tra le risposte troverete un alcuni  falsi miti che purtroppo sentiamo ancora tanto).

– Quando si deve cominciare ad introdurre una seconda lingua?

– Quali sono i vantaggi di essere bilingue?

– Come si fa a diventare bilingue?

Quando si deve cominciare ad introdurre una seconda lingua?

Molti genitori sono convinti che prima si debba imparare bene l’italiano e poi l’inglese. Ma questo è un falso mito! Noi diciamo di iniziare subito, già dalla gravidanza. NON aspettate ad introdurre una seconda lingua perché pensate che il bambino non sia ancora in grado di parlare. 

Ci sono ricerche che dimostrano che i neonati piangono in melodia con la lingua della madre! NON è mai troppo presto per iniziare!

Un bambino nel grembo di sua madre inizia a sviluppare competenze uditive già  alla 4 ° o 5 ° settimana di gestazione, e la ricerca dimostra che egli riconosce certi suoni prenatali dopo la nascita! Uno dei dottori partecipanti alla ricerca ha  collocato un piccolo microfono all’interno del grembo materno dopo che le acque si erano rotte.

Grazie a questo esperimento sappiamo che cosa questo bambino è stato in grado di sentire: voci nella stanza, suoni del corpo della madre (battito cardiaco, respirazione), ma anche la Nona sinfonia di Beethoven! KLAUS & KLAUS descrive queste ricerche nel favoloso libro “Your amazing NewBorn“.

La scrittrice e scienziata Annie Murphy Paul ha parlato a “TED” (un famoso show americano) di quanto i bambini imparano già prima della nascita. Potete vedere il video QUI  (in inglese con sottotitoli in italiano).

Quali sono i vantaggi di essere bilingue?

Un bambino che impara a parlare due o più lingue ha alcuni vantaggi molto interessanti rispetto ai coetanei monolingue:

  • Conoscere  diversi tipi di culture apre la mente e prepara a diventare (pacificamente) world citizens;

– da adulti avranno più possibilità di lavoro, in tempi di crisi economiche come questa abbiamo bisogno di pensare al futuro!

– essi saranno flexible, avendo meno problemi di comunicazione tra diversi tipi di situazioni e saranno in grado di vedere le cose da prospettive diverse.

–  imparano a leggere prima e imparano facilmente una terza o quarta lingua!

Come si fa a diventare bilingue?

Leggendo vari articoli sul bilinguismo ci si trova spesso di fronte ai “metodi”  per crescere un figlio bilingue. Forse il più famoso è l’ OPOL – One parent One Language – un genitore parla sempre e solo la seconda lingue. Esistono altri metodi e se volete saperne di più potete leggere questo articolo (link all’articolo 6). 

Ma se dobbiamo essere sincere con voi …non c’è il modo giusto di educare bambini bilingue. Quello giusto per una  famiglia può non esserlo per la tua. 

Non crediamo nei metodi teorici, a cui bisogna attenersi, tutti allo stesso modo. Quando si parla dell’educazione, della crescita e dello sviluppo di un bambino bisogna avere uno sguardo molto ampio e cercare soluzioni efficaci, personalizzate e realistiche. 

Sicuramente crescere un bambino bilingue non è una passeggiata. Serve la motivazione , la determinazione e la costanza.  

Leggete QUI (link articolo 19) i nostri 6 consigli top per far apprendere una seconda  lingua(o terza o quarta) ai vostri bambini.

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